La semplicità degli altari, che sono un’armoniosa composizione di lava nera e marmi policromi, è in contrapposizione con la vistosità e lo splendore dei quadri di artisti autentici che hanno in essi profuso non solo la loro arte, ma soprattutto il loro animo e la loro fede.
La chiesa è ornata di ben tredici quadri, appartenenti a diversi grandi autori.
Primo fra tutti per il numero dei quadri è Giuseppe Velasques, siciliano, pittore dell’ultimo settecento: artista manierato ed equilibrato, gran maestro del disegno e sapiente intenditore dei colori. Sono della sua mano sei tele, delle quali due firmate; Martirio di S. Giacomo, Annunciazione, Assunzione, Incoronazione di Maria e soprattutto il Martirio di S. Andrea che egli volle firmare perché lo considerò come l’opera sua maggiormente riuscita, per cui pretendendo un compenso maggiore dai procuratori della chiesa, venne in lite con essi e ne pagò le spese il quadro della Sacra Famiglia che rimase incompleto, anzi addirittura rovinato dal pittore indispettito.
Un altro grande artista ci ha lasciato la tavoletta più preziosa della chiesa, l’Alibrandi, il Raffaello siciliano. A lui si deve la lunetta del Miracolo di Maria Vergine che libera dalla lava la città di Randazzo.
Altri bravi pittori sono: Giovanni Caniglia con l’Assunzione di Maria; Onofrio Gabrielli da Messina con il Martirio di S. Agata e di S. Lorenzo; Daniele Monteleone con il Martirio di S. Sebastiano; un Vanni del secolo passato con una Madonna col Bambino, dipinto per sostituire il vecchio e rovinato affresco della Madonna del Pileri; un Finocchiaro, randezzese del primo novecento, con il Battesimo di Gesù; e soprattutto il fiammingo Van Hombraken, con una squisita Crocifissione, in cui un sapiente uso di chiaroscuri fa del quadro una genuina opera d’arte; ed infine un ignoto autore con la Pentecoste.
I quadri firmati dall’autore sono quelli di S. Andrea, come abbiamo detto, e dell’Assunzione.
Salvatore Calogero Virzì, SDB, Santa Maria di Randazzo (estratto)